Erio Tripodi

Sua Santità Giovanni Paolo II

Il Presidente Sandro Pertini

Luciano Pavarotti

S.A.S. la Principessa Grace di Monaco

S.A.S. Alberto di Monaco

Claudio Villa

Mario Del Monaco

Maria Callas

Giuseppe Di Stefano

Carlo Bergonzi

Andrea Bocelli

Piero Cappucilli

Luciano Tajoli, Claudio Villa

Adriano Celentano

Carlos Monzon

Nino Benvenuti

Diego Armando Maradona

Giacinto Facchetti, Sandro Mazzola

Paolo Rossi, Antonio Cabrini

Patrizio Oliva

Marvin Hagler

Rodrigo Valdez

Milva

Beppe Grillo

Domenico Modugno

Pippo Barzizza

Claudio Villa, Tino Scotti

Claudio Villa

Riccardo Cocciante

Alba Rigazzi

Romano Mussolini

Gian Fabio (Ric e Gian)


LA BIOGRAFIA

Letterio Tripodi, detto Erio, nasce a Mentone il 3 settembre 1938 da una famiglia di emigranti calabresi.

Operatore culturale, chansonnier e ristoratore conosciuto in Italia e nel mondo, fin dall’età di undici anni conosce le responsabilità del lavoro, dovendo contribuire al bilancio familiare. Diventa così, nel 1955, commis di sala all’albergo Metropole di Montecarlo, che gli offre la possibilità di osservare da vicino, incrociare e servire celebrità e personaggi di ogni genere: attori, cantanti, artisti, uomini politici, sportivi.

Procede parallelamente la sua attività di musicista, fino a quando riesce a trionfare in un concorso canoro, nel 1956, al Théatre de Verdure di Mentone, guadagnandosi i complimenti di Georges Guétary, famoso cantante francese dell’epoca (già co-protagonista del film Un americano a Parigi con Gene Kelly); l’esperienza si ripete a Nizza e questa serie di successi induce Erio a partecipare, sistematicamente, a tutte le manifestazioni riservate a giovani interpreti indette nella Costa Azzurra. Ottiene riconoscimenti anche in Italia : nel 1950 aveva già vinto il Microfono d’Oro al Morgana di Sanremo ; nel 1951 conquista il Microfono d’argento a Ventimiglia.

In questo stesso periodo entra a far parte, come voce solista, del The Jolly Quintet, ensemble che diventerà molto famoso sulla Riviera e in Costa Azzurra; nel 1958 si iscrive al Conservatorio musicale di Monaco per studiare musica, canto e recitazione; in questo contesto conosce alcune ragazze della scuola di canto che a loro volta facevano già parte di un gruppo folcloristico monegasco, La Palladienne: si tratta di un complesso particolare, con 18 mandolini, 16 chitarre classiche e 25 ballerine, un gruppo amatissimo dal Principe e dai monegaschi; con La Palladienne Erio ha occasione di esibirsi in diversi Paesi europei ( Francia, Spagna, Germania e Svizzera ); particolare rilevanza ha l’esibizione, al Café de Paris, davanti al Principe Ranieri e alla principessa Grace, che si complimenta personalmente con lui.

Erio, oltre ad essere interprete, è anche compositore; una delle sue canzoni, Una spiaggia deserta, partecipa ad un concorso della RAI e trent’anni dopo verrà incisa da Claudio Villa, suo amico fraterno, prima di partire per un concerto a Tokyo, in un LP con tutti brani scritti di pugno da Erio stesso. Anche Giorgio Consolini, nel 1994, incide ben sette sue canzoni in un LP.

Nel frattempo Erio continua il suo impegno negli alberghi, con una parentesi significativa, nel 1959, anche al Rocce del Capo di Ospedaletti, locale allora molto frequentato da attori e personaggi dello spettacolo : lì conosce Aldo Fabrizi, Alberto Sordi, Xavier Cugat e la moglie Abbe Lane, ed anche in quel luogo ha modo di apprezzare sempre più la canzone popolare grazie al maestro Pesce, musicista genovese, che si esibiva ogni sera con la sua orchestrina, presentando pezzi del repertorio folcloristico tipico del capoluogo ligure.

Le esperienze nel settore proseguono: a fine 1959 apre un dancing a Vallecrosia, il Fanfulla, nel 1960 comincia a gestire a Bordighera un piccolo ristorante, La Baita, che si distingue ben presto per essere un punto di incontro degli idoli di Tripodi: Claudio Villa, Nilla Pizzi, Luciano Tajoli, Carla Boni, Nunzio Gallo, Gianni Ravera, il Duo Fasano, Domenico Modugno, Johnny Dorelli, Gino Paoli, Giorgio Consolini, Arturo Testa, Sergio Bruni, Aurelio Fierro ( i nomi più significativi del panorama musicale dell’epoca ); frequentatori abituali erano anche degli illustri sportivi come i pugili Giulio Rinaldi e Piero Musina, ciclisti quali Jacques Anquetil o Nino De Filippis.

Tutto ciò mette le basi di quello che sarebbe diventato il ristorante Erio di Vallecrosia, costruito mattone su mattone dalla famiglia Tripodi e che sarebbe stato aperto, nel 1964, proprio da Erio con le sorelle Nuccia e Isabella.

Il Ristorante diventa così il primo passo per realizzare tutto quello che sarebbe venuto dopo: Il Tempio- Museo della Canzone; si può dire, anzi, che Ristorante e Museo sono un tutt’uno, così che le sale del locale, negli anni, vengono tappezzate di foto, dediche, autografi, cimeli di personaggi famosi.

Attorno a questo nucleo Erio realizza il suo capolavoro, risultato di quarant’anni e oltre di passione collezionistica: un polo culturale unico in Italia e in Europa, di cui un esemplare simile si trova solamente a Tokyo: una suggestiva cerimonia di gemellaggio nel giugno 1991 sancisce l’intesa artistica fra i due Enti.

Accanto alla raccolta di cimeli si snodano parallelamente eventi, premi, rassegne ed iniziative musicali e culturali ; alla raccolta di reperti si affiancano il Centro Studi, la sala di incisione, l’istituzione del Premio Treno della Musica, un’intensa attività editoriale ( v. “Editoria “ ), una corposa attività discografica e di organizzazione di eventi , come la Rassegna della Canzone Melodica svoltasi a Sanremo ( Teatro del Casinò ), una rete di rapporti con personalità di tutto il mondo che trovano in questo complesso culturale un inevitabile punto di riferimento che era diventato, nel frattempo, molto popolare grazie anche ad un insieme di servizi giornalistici, televisivi e radiofonici ; il Tempio è stato inserito inoltre nel progetto Michael, che raccoglie e digitalizza tutti i musei italiani nelle loro peculiarità.

Nel febbraio 1989 nasce l’Atto Costitutivo del Museo, regolarmente depositato e registrato ; in contemporanea, il Maestro Luciano Pavarotti, in riviera per un concerto al Teatro Ariston di Sanremo, ne diventa Presidente Onorario.

Profondamente sensibile ai valori della tradizione e delle genuinità del folklore, nella ricorrenza del Natale, Erio allestisce un suo trenino, carico di doni, aiutato talora da personaggi del mondo dello spettacolo, come Horst Tappert, l’attore tedesco noto come l’ispettore Derrick della serie televisiva.

Sposato con Lina fin da giovanissimo, ha due figli, Vincenzo e Anna che lo hanno reso felicemente nonno.

Dopo una vita dedicata alla canzone e alle proprie passioni, Erio si spegne precocemente il 4 novembre 2005. Nel febbraio 2008 nasce la Fondazione Erio Tripodi, presieduta dalla figlia Anna, con la finalità di portare avanti l’operato del padre e di tutelare e incrementare il ricco patrimonio lì racchiuso e tutti i progetti relativi alla vita del Museo.